Non fatevi ingannare dai colori pastello: le ragazze di Isamar Medina non sono tutte smancerie.
La più banale, iper utilizzata e sempre utile domanda: chi è Isamar Medina?
Isamar è una Pesci in luna, sole e ascendente che ama disegnare troiette nude.
Sono profondamente innamorata del lavoro che è possibile vedere sul tuo sito. L’archivio parte dal 2018 e arriva alle opere più recenti, nel 2021. Mi sembra di scorgere un’evoluzione stilistica piuttosto lineare, dove il tuo carattere è evidente, ma di volta in volta sempre messo alla prova. Da dove è partito tutto, sia per quanto riguarda il processo creativo sia per la scelta dei soggetti?
Grazie, sono onorata, è sempre un piacere quando qualcuna/u/o nota la mia crescita. In quanto artista amo mettermi alla prova e migliorare non solo nella tecnica, ma anche nell’ideare i temi e le connessioni. La donna è il mio soggetto perché è tutto ciò che ho sempre saputo, nella mia vita. Tutti i processi e le tribolazioni di essere donna sono cose con cui io, e chi come me, combatto ogni giorno. I nostri corpi, i nostri sentimenti e i nostri diritti umani sono sempre a capo di un dibattito. Pur creativamente, prendo la mia arte molto sul serio perché mi serve come cura. Mi suonava bene creare un mondo tutto per me, semplicemente.
Prendi ispirazione – o magari solo qualche reference – dall’arte del passato?
Mi ispirano così tante persone che non si possono quantificare! Penso sia parte della passione per l’arte: apprezzare e imparare dall’arte di coloro che ammiri. Ho una lista davvero lunga, però penso che guardando i miei lavori sia abbastanza chiaro da dov’è che prendo ispirazione: shunga e manga, principalmente. Amo le narrazioni visive e spero presto di padroneggiare questo aspetto anche nella mia arte.
Invece come riferimenti uso il mio corpo: mi aiuta a connettere direttamente con l’opera e rende il processo molto più divertente.
I colori che adotti hanno un significato al fine della lettura?
Sì ce l’hanno! Uso tantissimi colori nella tonalità pastello e nude. I pastello/rosa sono legati all’infanzia. In un certo senso è il mio modo di rappresentare l’innocenza nelle dinamiche adulte. Con i colori nude, invece, i personaggi si allontanano da quella innocenza, crescendo per diventare se stessi. Mi piace pensare che il mio lavoro rappresenti queste donne come se facessero un viaggio attraverso un limbo emozionale.
Utilizzi diversi medium, dal digitale, al disegno, alla pittura. Con quali tra questi ti senti più libera e creativa, sempre che ci sia uno al di sopra degli altri?
Mi diverto molto con l’illustrazione digitale! Ho imparato da poco a disegnare in digitale, tre anni circa. È un processo molto divertente, mi piace che non si sprechi materiale mentre faccio delle bozze, e in più amo i colori sempre a disposizione.
Però il mio amore andrà sempre alla carta e grafite. Amo la carta da quando ero piccola, la sua texture e il suo colore hanno altrettanta rilevanza; è un materiale davvero bellissimo con il quale puoi fare tante cose.
Mi piace anche la pittura ad olio, un po’! Mi piace la corposità organica sulla tela e anche la sua consistenza liscia. Cerco di non farmi intimidire più!
Amore saffico e kink, immaginario erotico con animali simbolici: nella tua “about” dici che il tuo lavoro “esplora i tabù sociali e ipocriti che le donne subiscono, sovvertendo le idee di femminilità e controllo”: dicci di più.
Il controllo è sempre stato un chiodo fisso nella mia testa da quando ero bambina. Facevo domande su tutto e spesso le risposte non mi piacevano neanche. Sono cresciuta in una famiglia tradizionale e religiosa, e attraverso i credo dei miei familiari, imposti anche a me, capivo che non mi era permesso farmi domande. Le cose erano così come dovevano essere. Mi chiedevo, per esempio, perché mio fratello avesse libertà che io non avevo, a causa del mio genere. Odiavo tutto questo, così sono andata via di casa per un anno e mezzo. Mentre ero via ho deciso che avrei fatto solo cose che volevo senza tenere conto delle restrizioni che religioni, autorità o genere potessero impormi.
La domanda che segue è un classico in questo blog, perché incornicia un contesto preciso nel quale mi muovo: in quanto artista erotica, hai mai avuto problemi con le linee guida dei social?
Oh, certamente! Ho notato che le donne, le persone queer e chiunque non sia conforme alle norme sociali non hanno la stessa libertà di chi invece è conforme. Odio essere inscatolata e mi rattrista che molte/u/i artiste/u/i debbano camminare sulla punta dei piedi tra un sito e l’altro. Internet era un posto dove la gente aveva molta libertà e la possibilità di evadere la propria vita di tutti i giorni. Ora sembra ci sia una specie di riforma sociale alla quale si deve obbedire.
Com’è il rapporto con chi supporta il tuo lavoro e come reagisce?
Sono sempre tutte/u/i dolci e gentili! Ogni qualvolta mi sento giù, ricevo un messaggio commovente, come se potessero leggere la mia mente. La gente è sempre supportiva e alcune/u/i mi dicono che sono di ispirazione, il che è incredibile, per me.
Altre/u/i ancora mi raccontano le storie che tirano fuori dai miei lavori, è una cosa che amo, una delle cose più belle.
Mi ritrovo anche gente rude e perditempo, tipo chi mi dice “vorrei comprare i tuoi lavori, ma poi la mia famiglia cosa mi direbbe?”, non so cosa vogliono da me in questo caso, tendo a ignorarli.
La pandemia ha sortito dei cambiamenti nel tuo modo di lavorare?
Qualche volta. Non posso vedere i miei amici artisti o andare nelle gallerie come prima, sono un po’ più sola. Come per la mia arte, anche io sto navigando a vista per sapere cosa fare. Mi sembra che a volte posso fare tutto e altre in cui mi sento sconfitta; è come stare su un’altalena.
Qual è il prossimo passo per il tuo lavoro?
Mh, sicuramente approfondire le tecniche pittoriche, far evolvere le mie ragazze, espandere il loro mondo-limbo. Mi piacerebbe esporre in gallerie cosicché tutte/u/i possano vederle di persona, niente è come sembra online. Però ora voglio solo mantenere alta la mia motivazione e la mia salute. Essere punita per quello che faccio è roba del passato.





instagram: @kawaii.suga

SolInverno
Stupendo articolo. Non conoscevo questa artista. Grazie per averla condivisa 🙂
GDB LCDV
Stupenda davvero, grazie a te!
Gianluca Brescia
Sono d’accordo con “Sollinverno”. Le immagini sono molto belle e sensuali! 🙂 Ciao!
GDB LCDV
Grazie mille!
Gianluca Brescia
Figurati! 🙂 🙂 🙂