Torniamo a parlare di sex toys confrontando le esperienze, tra una chiacchierata e l’altra. Oggi parliamo della tipologia delle Wand e vi racconto un po’ com’è andata, per me.

Un accenno storico della famiglia Wand

Una bacchetta (magica) che nasce come massaggiatore per la schiena e ha finito per massaggiare tutt’altra zona – uno scioglimento di tensione vale l’altro.  Tutte le variazioni delle wand discendono dalla dinastia giapponese della multinazionale elettronica Hitachi, che ha dato vita alla iconica “Magic Wand”.

È partito [il sex toy] dal Giappone promettendo magie per il collo e la schiena ma è finito per incantare la clitoride e diventare un simbolo della rivoluzione sessuale femminile americana degli anni Settanta

“Sex Toys alla scoperta degli oggetti del piacere, con istruzioni per l’uso” Morena Nerri, Ivano Messinese @le_sex_en_rose, 2020, Odoya edizioni

Da allora il cuore è rimasto quello di un microfono vibrante per labbra solitamente silenziose, ma a differenza del design crudo e medicale, le versioni che potete trovare – a prezzi variabili e quindi sufficientemente accessibili per tutte le tasche – hanno una cura anche per l’estetica che caratterizza la ricerca nella progettazione dei sex toy di questi ultimi anni.

Le vostre parole

Abbiamo parlato della wand sul gruppo telegram: le persone con una vulvagina che hanno già sperimentato sex toy come il succhia-clitoride non hanno granché da dire nei confronti delle wand e lo capisco: per chi preferisce la stimolazione clitoridea e predilige quindi uno strumento che si concentri su quella, l’effetto sorprendente e rivoluzionario del succhia-clitoride – anche questo, ormai presente in mille varianti – non ha precedenti né rivali.

Tuttavia i benefici di una wand stanno nel fatto che, in quanto massaggiatore esterno, non solo è possibile utilizzarla in altre parti del corpo per trovare stimolazioni sorprendenti, ma in più è adatta a tutti i corpi, non solo quelli socializzati come femminili, il che la rende uno giocattolo per le prime sperimentazioni perfettamente adatto per tutte le persone a prescindere dalla loro identità di genere, dal loro orientamento sessuale e dalle loro preferenze in termini di piacere.

La mia esperienza: c’ho una clitoride suscettibile

la camera di valentina
wand “Jane” di Nalone, supplied by tivadigiocare.com

Ringrazio infinitamente tivadigiocare.com per avermi permesso di sperimentare per la prima volta con una wand che mi desse un’esperienza completa grazie al massaggiatore a doppia vibrazione “Jane”, di Nalone.
Un po’ di specifiche: ha due motori, uno ovviamente nella “testa”, per la stimolazione clitoridea e uno nel manico, per quella penetrativa; ha anche 7 modalità di vibrazioni diverse ed è in silicone medicale morbidissimo – io innamorata persa anche solo al tocco – e impermeabile ed è talmente flessibile che ci si può giocare in più modi.

Purtroppo nel suo proposito di stimolatore clitorideo, non mi ha dato molte soddisfazioni: sulla pelle il silicone morbido è una gran goduria di per sé, ma nonostante le variazioni nelle modalità della vibrazioni, parte da un’intensità che, per me, al suo livello minimo è già troppo forte. La mia clitoride si chiude su se stessa offesa e impaurita e non mi risponde più.
In compenso, il manico penetrativo mi ha regalato delle gioie infinite: la forma semplice ma ergonomica, studiata per la zona G, è arrivata a toccare i punti giusti con l’intensità giusta.

L’altro giorno, mentre ricapitolavo i sondaggi fatti sul canale, pensavo che, dato quanto mi piaccia al tatto, nulla vieta che con un pizzico di fantasia, possa usarne la testa anche da spenta. D’altronde, come una di voi mi ha rivelato in chat: le vie del piacere sono infinite e nulla impedisce di utilizzare un toy in un modo diverso rispetto alla sua programmazione – purché si faccia tutto in sicurezza, ovviamente.

E tu? Hai mai avuto esperienze con le wand? O hai avuto esperienze di pratiche fantasiose imprevedibili?


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