la camera di valentina
Bonjour, Pierrot!, 1893, Ethel Wright

Lacrime

Speravo in una serata di coccole e piacere, non solo per gli occhi: mi ero messa una leggera vestaglia di seta color pesca che lasciava intravedere l’intimo di pizzo scelto apposta per lui.

Lo sentii rincasare e sedersi in giardino, e provai a stuzzicarlo dietro il collo con la piuma che era solito usare per solleticare il mio corpo. Si voltò e mi trafisse con lo sguardo: scelta sbagliata.

Mi raggiunse e si sedette, sapevamo entrambi cosa mi aspettava, le parole erano superflue. Mi sdraiai sulle sue ginocchia sollevando il bacino, lui fece scivolare una mano sotto la vestaglia per poi sollevarla, accarezzò una natica preparandomi al colpo che sarebbe arrivato, e schiaffeggiò. Uno, due, tre. Persi il conto. Una lacrima fece capolino sulla mia guancia, mi fece voltare per guardarmi in viso, e notai nei suoi occhi un velo di tristezza, ma soffocò la mia curiosità con un altro colpo.

Bella


Paralisi

Manca poco allo spettacolo – una decina di minuti a dir tanto – e non riesco ad
alzarmi: sono un pupazzo vestito a festa che poggia le chiappe sul legno ruvido. La
scatola del cerone preme contro la mia schiena, cercando di attirare la mia attenzione
pungendomi con uno spigolo.

Mi sento come Jolly, il cane della compagnia che mi compatisce con lo sguardo. Il
suo manto bianco e nero è sgualcito e impolverato come il mio.
Respiriamo a fatica nei nostri collari: siamo nati schiavi.
Lui dei bambini che gli tirano la coda e degli adulti che lo prendono a calci. Io della
donna che strizza il mio cuore e sta sempre un passo indietro, appena fuori dal mio
campo visivo.

Lei che beve dalla coppa del mio cuore e dissangua il mio viso per rendere le sue
guance più rosa. Lei che – pavone sgargiante – mi tormenta con la sua lunga penna
vanitosa.
“Lasciami andare”, sussurro mentre mi sento piangere.

Ottavia M. Corazza


Scrivi L’Erotico è un’iniziativa mensile di scrittura creativa e fantasia erotica. Puoi spaziare dal porno all’erotismo soft, fino al romanticismo, purché ti attenga a delle semplici regole:
1. Il racconto breve deve essere di 900 battute (circa 15 righe), spazi inclusi;
2. Devi firmare il racconto (con il tuo nome o il tuo pseudonimo) e dargli un titolo;
3. Devi allegare un documento word;
4. Devi spedire tutto a lacameradivalentina@gmail.com

Leave A Comment

Recommended Posts